Adeguamento sismico, il bonus

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Bonus terremoti, o bonus sismico, un nome che sembra stridere, ma che tuttavia sta a indicare un contributo per l’adeguamento sismico che viene dato ai contribuenti in modo da adeguare la propria abitazione. I nefasti avvenimenti che si sono susseguiti nel nostro Paese rendono quest’agevolazione di particolare importanza. Mettere in sicurezza le abitazioni è di vitale importanza, e non può essere appannaggio solo di chi ha le possibilità economiche per farlo.

Adeguamento sismico, come funzionava

Fini al 2016 le detrazioni IRPEF per le spese di adeguamento sismico potevano erano pari al 65% e per un limite massimo di 96 mila  euro. Dal 1° gennaio del 2017 però è entrato in vigore il nuovo sistema di bonus.

Fino al 31 dicembre del 2016 vi erano due tipi di agevolazioni sotto forma di detrazioni: il 50% per tutta l’Italia e il 65% per quelle che venivano considerate zone sismiche 1 o 2. Per le spese effettuate nel 2016, l’ecobonus è valido solamente quando l’edificio da sottoporre ad adeguamento fosse adibito ad abitazione principale o attività produttive. L’altro caso era che l’edificio fosse ubicato in zone ad alto rischio terremoti, quindi appunto zona 1 o 2 come individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274/2003.

La distinzione delle zone

  • La zona 1 è quella con più elevata pericolosità sismica, zona in cui si possono verificare forti terremoti, comprende 708 comuni.
  • La zona 2 è quella dove i terremoti hanno una buona probabilità di verificarsi, in questa zona vi rientrano 2.345 comuni.
  • La zona 3 è quella in cui i terremoti che potrebbero verificarsi sono di modesta entità, qui non spetta l’ecobonus terremoto, quindi la detrazione del 65% per l’adeguamento antisismico.
  • Nella zona 4, ugualmente, non viene erogato il 65% delle detrazioni per l’adeguamento, dato il basso rischio che si verifichino terremoti.

Cosa è cambiato

Dal 1° gennaio del 2017, ma anche per il 2018, la detrazione varia dal 50% all’85% in base a quello che è il miglioramento raggiunto dagli edifici sottoposto ad adeguamento.

adeguamento-sismico2Per poter ottenere il contributo, il cittadino deve far realizzare tutti gli interventi nelle zone 1 e 2 e 3 entro 5 anni. Il tetto massimo di spesa, invece , resta uguale, è sempre di 96 mila euro per ogni unità immobiliare sottoposta ad adeguamento. Cambiano invece le quote con cui viene ripartita la detrazione, ovvero, da 10 rate annuali si è passati a 5 rate annuali.

Nel 2018

Nel 2018 delle detrazioni per adeguamento sismico spettanti sono le seguenti:

  • 50% per quegli interventi che vanno a modificare la classe di rischio;
  • 70% per gli interventi che migliorano di 1 classe di rischio;
  • 80% per quegli interventi che migliorano di 2 classi di rischio.