Come diventare architetto

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Come diventare architetto: la laurea

Per diventare architetti oggi è necessario seguire un percorso di studi preciso che inizia con la laurea. Per laurearsi in architettura si dovranno superare i diversi esami previsti dal piano di studio selezionato e, successivamente, discutere una tesi di laurea, solitamente su un progetto individuale. I diversi esami che si sostengono durante la formazione permettono, a seconda del piano di studio, di intraprendere un percorso che porterà, nel tempo, nella specializzazione di un particolare ramo dell’architettura. Oggi, infatti, esistono numerosi campi di applicazione in cui un architetto si può specializzare, come ad esempio la progettazione urbanistica o edilizia, l’interior design, la progettazione di esterni, o ancora il restauro di monumenti, la grafica informatica o l’ergonimia. Si tratta di campi che sono nati dall’esigenza della società moderna di avere degli esperti nei diversi settori e che hanno visto nelle competenze di un architetto, il professionista più adatto a questo tipo di specializzazione.

In Italia è possibile conseguire la laurea in architettura in oltre trenta università: va tuttavia sottolineato che per poter accedere a questo corso di laurea è necessario superare dei test, in quanto gli accessi ai corsi sono limitati. Ogni differente università presenta un diverso numero di posti disponibili.

A differenza della maggior parte dei moderni corsi universitari che sono suddivisi in due cicli, uno di tre anni che permette di ottenere il diploma di laurea e uno di due anni aggiuntivi tramite il quale si può conseguire la laurea magistrale, il percorso di studi per diventare architetto prevede un ciclo unico della durata di cinque anni. Durante il corso di studio si potrà poi selezionare un piano formativo che permette di specializzarsi in urbanistica, in conservazione dei beni architettonici, in restauro o un architettura propriamente detta. Ulteriori specializzazioni possono essere conseguite tramite master o corsi specifici che permetteranno all’architetto di diventare esperto in un particolare settore dell’architettura.

L’esame di stato

Una volta completato il percorso di studio e discussa con successo la tesi, si sarà laureati in architettura. Per potersi considerare architetti e, quindi, esercitare la professione, sarà necessario superare l’esame di stato e procedere con l’iscrizione all’Albo degli Architetti. L’iscrizione all’Albo è fondamentale per poter firmare progetti e lavorare come libero professionista o collaborare con studi, partecipare a progetti e bandi e per poter operare nel pieno rispetto della legge.

Le aree di specializzazione

Come già anticipato un architetto può operare in diverse aree, a seconda del piano di studi percorso durante il periodo universitario oppure in base alle specializzazioni post-laurea, a corsi formativi o master. Si possono così distinguere diversi professionisti che, in linea di massima, si specializzano in uno o due rami dell’architettura e tendono ad operare esclusivamente in quei settori.

Un primo ramo è quello dell’architettura edile: il professionista che sceglie questa strada è fondamentalmente interessato alla progettazione di costruzioni e pertanto presenta competenze anche in urbanistica e paesaggistica.

Molto ricercato negli ultimi anni, invece, è l’architetto di interni, ossia colui che progetta le aree interne di un edificio, compresi uffici ed appartamenti, effettuando scelte stilistiche e decorative che permettono di rendere unico l’interno di ogni edificio.

Un altro ramo che ha avuto un particolare sviluppo negli ultimi anni è quello della bio-architettura, che prevede una modalità progettuale che punta a un basso impatto ambientale. Gli edifici che vengono progettati dal bio-architetto presentano una perfetta integrazione con l’ambiente in cui vengono realizzati e puntano ad essere quanto più possibile green.

Il bio-architetto non va confuso con l’architetto paesaggista, che invece è uno specialista della progettazione degli spazi aperti. Il paesaggista viene pertanto consultato per la progettazione o la rivalutazione di giardini o terrazze, di parchi ma anche di piazze a altri elementi architettonici la cui presenza è in grado di impattare sul paesaggio.

Infine, gli appassionati delle architetture storiche potranno scegliere di specializzarsi in architettura conservativa, che opera nella rivalutazione e nel recupero storico di edifici e strutture architettoniche antiche o storiche.