Qual’è La normativa vigente dei pozzi neri

Come qualsiasi legge, la normativa vigente dei pozzi neri è disciplinata da regolamenti che i cittadini sono tenuti a rispettare non solo per la tutela dell’ambiente ma anche per il benessere e la salute umana. Cos’è un pozzo nero? Quali sono i regolamenti che la nuova legge prevede? Quali sono le caratteristiche di questa cisterna interrata? Manutenzione, spurgo e rinnovo della licenza: come e quando farli.

I pozzi neri: perché costruirli

Il pozzo nero chiamato anche fossa settica, è un contenitore disposto sottoterra che il cittadino deve costruire a causa dell’impossibilità di collegarsi alla rete fognaria pubblica. Il compito di questa cisterna è appunto quello di contenere tutti gli scarichi e i liquidi che l’abitazione, vista la distanza e il mancato collegamento, non può smaltire. Vista la pericolosità di questi liquami la manutenzione di questo contenitore dovrà essere periodica, sanificandola tutte le volte che la stessa viene svuotata, il mancato rispetto della sua pulizia provocherebbe danni gravosi che colpirebbero non solo l’ambiente ma anche l’economia.

Pozzi neri: caratteristiche e normativa vigente

La persona che intende costruire un pozzo nero deve prima presentarsi al comune d’appartenenza con alcuni documenti riguardanti l’abitazione, ossia il progetto e la relazione tecnica. Questi documenti insieme ad una analisi approfondita serviranno ad un esperto in materia per valutare se il terreno è idoneo o meno allo sversamento dei liquami. Anche i materiali usati per la realizzazione della cisterna devono rispettare la normativa vigente ed essere costruiti in cemento o vetro resina. Al contenitore devono essere applicati speciali degrassatori formati da blocchi di cemento e suddivisi a loro volta in scomparti capaci di contenere e bloccare le schiume prodotte dai detersivi. Una pulizia precisa e a intervalli regolari serve ad eliminare i grassi che si depositano sul fondo del congegno. Un’altra possibile soluzione per lo sversamento
delle acque nere potrebbe essere la fitodepurazione, ossia l’uso di particolari piante capaci di assorbire una buona parte dei liquami che penetrano nel terreno.

Il controllo periodico dei pozzi neri viene effettuato dall’azienda sanitaria locale

Il controllo regolare del buon uso del pozzo nero e quindi del degrassatore è affidato agli esperti tecnici dell’ASL, i quali dovranno analizzare periodicamente le schiume che si posano sul fondo degli scomparti e verificare che le stesse sostanze non siano nocive, e quindi, ammesse dalla normativa. Il personale dell’azienda sanitaria locale ha quindi il compito di verificare la perfetta pulizia della cisterna e controllare che tutto sia regolare dal punto di vista della Legge.

La manutenzione e lo spurgo da effettuarsi almeno ogni 6 mesi

Oltre al rispetto delle normative, non bisogna dimenticare l’importanza del rispetto nei confronti dell’uomo stesso e della natura. Un’adeguata manutenzione e uno spurgo regolare del pozzo nero possono evitare che le sostanze dannose al suo interno vengano poi immesse nel terreno. Le conseguenze potrebbero essere gravissime sia per il benessere e la salute delle persone che abitano nelle vicinanze, sia per i terreni e gli animali. Lo spurgo deve essere fatto almeno ogni 6 mesi da persone specializzate nel settore, ditte che tramite particolari macchine riescono a raccogliere le acque ed eliminare qualsiasi residuo rimasto sul fondo del contenitore.

Ogni quanto rinnovare la licenza d’autorizzazione del pozzo nero

Per costruire un pozzo nero è necessaria una licenza d’autorizzazione, la quale validità ha una durata di quattro anni e che ovviamente dovrà essere rinnovata per tempo. Si consiglia sempre di iniziare le procedure di rinnovo in anticipo, almeno 6 mesi prima che l’autorizzazione ricevuta dall’ASL perda la sua validità. Se per dimenticanza o per tempi burocratici lunghi l’autorizzazione dovesse scadere, bisognerebbe ricominciare tutto dal principio, ossia presentarsi all’ASL, chiedere l’analisi del terreno e aspettare il risultato dell’esperto tecnico, insomma come se si dovesse costruire una nuova fossa settica.