La cucina, si sa, ha attraversato varie fasi nella sua storia. C’è chi è legato alle tradizioni – culinarie e anche di strumenti – e chi, invece, è sempre aperto a nuove possibilità.
Dopo un tira e molla lungo anni, si sta assistendo a un giusto compromesso: la tecnologia sì ma solo se porta a qualcosa di produttivo. Solo se non fa perdere tempo, anzi, ne dovrebbe far guadagnare, e solo se esalta i sapori, i gusti, gli aromi del vero cibo salutare.
Ed è con questo principio che con il tempo sono sorti diversi elettrodomestici che stanno facendo compagnia a milioni di italiani. Alcuni di essi hanno dovuto faticare per emergere, altri hanno avuto subito successo e altri stanno arrivando a maturazione.
Ecco le innovazioni tecnologiche più importanti che hanno coinvolto le cucine.
La Lavastoviglie
La lavastoviglie è un elettrodomestico che ci ha messo un po’ di tempo a entrare in pianta stabile nelle cucine italiane. Salvo, ovviamente, i ristoranti che, per ragioni imprenditoriali, ne fanno un uso continuo.
Infatti, quando sorse la lavastoviglie i problemi che nacquero erano tre. Il primo è che, sembra paradossale dirlo ora vista la loro efficienza, consumavano davvero tanto rispetto al classico lavaggio a mano. E, inoltre, necessitavano comunque di avere posate umide, quindi già bagnate con acqua precedentemente.
Il secondo è il prezzo. Oggi, è vero, ci sono così tanti modelli che si differenziano per il prezzo e per le modalità che è davvero difficile spendere tanto, se non si hanno esigenze particolari. Quindi, non era alla portata di tutti.
Il terzo, infine, riguarda lo spazio. Siccome le cucine di un tempo non prevedevano, ovviamente, questo oggetto, venivano realizzate senza lasciare lo spazio alla lavastoviglie.
Oggi, però, questi tre problemi sono stati ampiamente risolti. I consumi sono, infatti, ridotti al minimo a tal punto che sono perfino più convenienti rispetto al lavaggio manuale delle posate. I costi sono dei più vari e, infine, per lo spazio, nel momento in cui si ‘disegna’ una cucina si pensa anche a dove mettere una lavastoviglie.
Il bimby
Il bimby è un qualcosa che si sta affermando solo in quest’ultimo periodo. Si sa, l’Italia è la patria del buon cibo e dei piatti che si possono riciclare per evitare di buttarli, e, quindi, quando si tocca una modalità di cucina è sempre difficili.
Ma i tempi corrono e la società cambia. Quindi, lentamente, anche il bimby si sta sempre di più prendendo il suo spazio. In effetti, questo utensile dà una grossa mano in cucina considerando che permette di cucinare davvero di tutto.
Dai dolci alla pasta, passando anche per vari secondi. Il suo funzionamento è, infatti, relativamente semplice. Basta mettere gli ingredienti che si vuole e poi impostare l’azione che si vuole desiderare: tritare, montare, cuocere al vapore, grattugiare e chi più ne ha più ne metta.
Basta semplicemente prendere un bimby dalle funzionalità complete per far sì che si possano avere dei piatti gustosi e in breve tempo. O, comunque, poter fare altro mentre il bimby è all’opera.
Certo, c’è chi dice che i piatti della nonna sono di tutto un altro livello. Ma bisogna mettersi in testa che come cucinavano loro è impossibile farlo adesso. Avevano una ‘magia’ che attualmente ci sogniamo.
La friggitrice ad aria
Ormai è un vero e proprio must in tutte le cucine italiane. Per tutti coloro che amano il fritto ma non possono gustarselo perché, lo sanno anche chi di cucina non capisce niente, troppo fritto fa male.
E quindi questo prodotto è un’autentica rivoluzione in tal senso. Facile da usare, mantiene il gusto del fritto originale facendo perdere tutti i lati negativi. In pratica, si tratta di un utensile da cucina che semplicemente, con un briciolo d’olio, ‘frigge’ quello che c’è all’interno di esso. Come?
Con un vapore d’aria calda che, comunque, circonda tutti i lati del cibo che hai inserito. E, inoltre, non ti fa perdere tempo nel dover controllare ogni volta la situazione poiché devi ‘ruotare’ le patatine, giusto per fare un esempio, in modo da farle cuocere in tutti i lati.
Anche la friggitrice ad aria era ‘partita’ con un po’ di diffidenza. Diffidenza, poi, scomparsa con il passare degli anni.