Lavorare in Formula 1 rappresenta un sogno per tantissime persone, che si ritrovano ad affrontare – nell’ambito della propria vita – studi ingegneristici o meccanici. Chiunque ha modo di conoscere, perchè appassionato di questo sport o perchè conoscitore della realtà dell’automobilismo, quale sia il metodo lavorativo che domina all’interno di una scuderia, là dove l’organizzazione di un team è fondamentale per il rendimento di un pilota in gara, che dipende dalla coordinazione di un gruppo di ingegneri e dalle conoscenze degli stessi per quel che concerne principi e materie tecniche. Ovviamente, lavorare come ingegnere in Formula 1 non è assolutamente semplice e non dipende soltanto dalla propria laurea, per la quale è importante scegliere la disciplina di studi che sia maggiormente attinente alla propria preparazione e al bagaglio di competenze che si vogliono ottenere, ma anche dalle esperienze maturate nel corso della propria carriera. Ecco tutto ciò che c’è da fare, dunque, per capire come lavorare in Formula 1 e giungere al coronamento del proprio sogno professionale.
Lavorare in Formula 1: la laurea da scegliere
La prima cosa che c’è da sapere, a proposito di come lavorare in Formula 1, è quale debba essere il proprio percorso di studi da seguire per giungere a ottenere le conoscenze professionali e lavorative adatte al proprio tipo di lavoro e professione futura. Ovviamente, in via del tutto elementare è indicato il conseguimento di una laurea in ingegneria per fare bagaglio di una serie di conoscenze e predisposizioni professionali che possano essere adatte al lavoro che si svolge.
Tuttavia, non si tratta di una risposta definitiva: una laurea in ingegneria può avere sbocchi professionali differenti, in base al tipo di competenze che si assumono nel corso degli anni e, soprattutto, in base alle specializzazioni ottenute a seguito di un ciclo di studi triennale. Non c’è, sostanzialmente, una grande differenza tra l’ingegneria meccanica e l’ingegneria aerospaziale se il proprio obiettivo è quello di lavorare all’interno di una scuderia di Formula 1. In altre parole, entrambe le lauree portano alla possibilità di esercitare questa professione, anche se le predisposizioni tecniche sono differenti: un ingegnere meccanico possiede conoscenze di natura tecnica che un aerospaziale non ha, dal momento che quest’ultimo è dotato di presupposti relativi a principi di natura fisica e aerodinamica.
Gli altri presupposti da rispettare per lavorare in Formula 1
Accanto alla formazione professionale che si ottiene studiando ingegneria e seguendo una determinata specialistica, lavorare in Formula 1 dipende anche dal bagaglio professionale che si può esprimere con progetti giovanili o studenteschi, in grado di dare agli studenti le capacità di rapporto sul territorio o con la casistica specifica di una vettura o di una scuderia.
Generalmente, in questo senso possono essere particolarmente positive le esperienze nei team di Formula SAE (o Formula Student), che permettono di rapportarsi al lavoro in una scuderia fin dal periodo universitario: in questo caso, la teoria può unirsi al discorso pratico attraverso una serie di accorgimenti che sono messi a punto dagli studenti, i quali potranno giovare anche di certificazioni che attestino il proprio percorso professionale in queste piccole ma significative scuderia.