Igienizzare le voliere dei pappagalli per mantenerli in salute
Ogni creatura vivente, ogni animale detenuto in cattività, richiede accorgimenti particolari e attenzioni lui dedicate per mantenerlo in salute e consentirgli la vita migliore possibile anche in condizioni di vita limitata all’interno di uno spazio ristretto rispetto alla libertà.
In questa considerazione fondamentale nemmeno la voliera, classica gabbia per allevare anche un numero superiore alla coppia di pappagalli, è esclusa da quelle che sono e devono divenire sin da subito routine igieniche per mantenere in forma il vostro pappagallo, sia solitario, in coppia, in colonia.
Anzi, maggiore sarà il numero di psittacidi mantenuti in cattività all’interno della voliera, più frequenti dovranno essere le operazioni di manutenzione e igienizzazione della grande gabbia.
Non esiste una regola sulle dimensioni della voliera: ricordate sempre che non ci sono limiti nel concedere il maggior spazio possibile ad un uccello che in libertà, ciò succede ed è tipico dell’etologia di molte specie, necessita di grandi spazi per vivere, volare, riprodursi.
Grande o piccola che sia la voliera richiede attenzioni dedicate e nei prossimi paragrafi analizzeremo i più diffusi sistemi di igienizzazione e come pulire la voliera di un pappagallo.
Iniziate i lavoro di pulizia dall’alto per non disperdere lo sporco sulle superfici già pulite
Una prima regola di pulizia della voliera è quella di iniziare le operazioni partendo dall’alto, facendo sì che lo sporco cada verso la base, ultima area alla quale dedicherete le operazioni di pulizia.
Fondamentale è la conoscenza tra voi e gli uccelli: se non potete trasferirli in altro ambiente, siate cauti e discreti nell’introdurvi nel loro spazio, con attenzioni particolari e riguardose soprattutto durante il periodo di affiatamento riproduttivo, cova, svezzamento dei pullus nati.
In questi momenti ogni animale, anche abituato alla presenza umana, perde l’usuale confidenza divenendo sospettoso e timoroso: la natura lo porta a preservare la sua covata, motivo per il quale non siate eccessivamente rumorosi e invasivi degli spazi.
Iniziate quindi a detergere le superfici e le maglie della gabbia con un prodotto antibatterico e igienizzante: al candeggina diluita nelle giuste dosi (un tappo per litro è ideale) è un ottimo prodotto in grado di inibire focolai batterici, fungini e virali.
Soprattutto batterici, come la colibacillosi, responsabile di malattie a carico dell’apparato respiratorio, ma, soprattutto, gastro-intestinale, sono i peggior nemici per la salute degli psittacidi.
Un’accurata pulizia e disinfestazione con prodotti a base di azoto ammoniacale, o similare, come candeggina, o i prodotti venduti in commercio dedicati a questo genere d’intervento zoologico, come i prodotti a base di alchildimetilbenzilammonio cloruro, sterilizzanti e deodoranti, sono perfetti per la pulizia di tutte le superfici, sia metalliche che legnose come i posatoi e i nidi esterni. In alternativa potrete usare una soluzione di acqua e aceto, in parti corrispondenti a due terzi d’acqua, un terzo aceto. Tale soluzione può anche essere nebulizzata tramite un comune spruzzino essendo atossica.
La pulizia di mangiatoie, abbeveratoi, fondali
Dopo l’accurata pulizia della gabbia metallica, all’interno ed all’esterno, dei posatoi e dei nidi, se presenti, dedicatevi ai contenitori utilizzati per la somministrazione di bevande e alimenti per i vostri amici pennuti.
Solitamente una buona alimentazione per pappagalli prevede l’offerta di una mangiatoia contenente le granaglie secche, una per i pastoni integratori, una per eventuali semi germinati, una vera ghiottoneria per i pennuti ricca di vitamine e oligominerali nobili.
Il cibo rimanente non va lasciato a lungo però: il processo di decomposizione degli alimenti, assorbendo umidità, rilascia agenti infettivi che potrebbero ammalare anche gravemente i vostri animali. I prodotti a base di alchildimetilbenzilammonio cloruro, o candeggina, sono ideali per la pulizia accurata di mangiatoie e abbeveratoi.
L’ultima operazione da eseguire è la pulizia del fondo, la rimozione di eventuali basi assorbenti perché infestate da scarti di cibo e deiezioni degli uccelli. Per questo scopo utilizzate, se potete, un aspirapolvere o, in alternativa, una scopa con l’accortezza di non sollevare troppa polvere se gli animali sono presenti e non possono essere rimossi.