Consulente del lavoro, chi è e cosa fa?

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Spesso viene nominato a sproposito e, molte volte, non si ha ben chiaro chi è e cosa fa questa figura professionale: stiamo parlando del consulente del lavoro. Chissà quante volte l’hai sentito nominare, quante volte ti sei mai chiesto effettivamente quale sia il suo ruolo. Ecco, in questo approfondimento ti diciamo tutto.

Il consulente del lavoro è un libero professionista e, quindi, difficilmente viene assunto presso un’azienda ma, anzi, collabora con diverse attività. Si occupa, infatti, di dare un parere su ciò che riguarda il tema del lavoro dal punto di vista legale in Italia. È un esperto, infatti, di contratti per dipendenti subordinati e parasubordinati.

In altre parole, se un’azienda – grande o piccola che sia – ha problemi relativi all’inquadramento del suo personale, si rivolge a questa figura professionale. Deve gestire tutte le relazioni in tal senso e ha il compito di interfacciarsi, per conto dell’impresa stessa, con i centri per l’Impiego, l’INPS, l’INAIL, i sindacati e tutti gli attori in causa nel mondo del lavoro. Può anche fungere da assistente per il giudice e le PMI.

Nel concreto, infatti, si occupa di previdenza e assicurazioni di tutti i dipendenti, formula le buste paghe e, ovviamente, in caso di contenziosi tra azienda e dipendente funge da consulente. Può anche essere un perito di parte e può segnalare eventuali azioni di riciclaggio e/o finanziamento del terrorismo.

Sono numerose le conoscenze in tal senso che dovrebbe avere che qui evitiamo di elencare: ti diciamo solo che spazia tra tutte le normative del lavoro alla privacy passando per i sistemi retributivi e la sicurezza sul posto dove operano i dipendenti. 

Il consulente del lavoro è laureato: la laurea è la condizione necessaria, anche se non sufficiente, per poter provare a praticare questo mestiere. Dopo aver concluso il proprio percorso universitario, possibilmente in materia giuridica o economica, è necessario effettuare un praticantato di 18 mesi presso lo studio di un professionista indicato da apposita legge datata 1979.

Non è tutto. Bisogna iscriversi all’albo dei praticanti, per accertare veramente che si sta svolgendo questa professione, e dopo svolgere l’Esame di Stato. Se positivo, ci si può iscrivere all’Ordine dei Consulenti del Lavoro e al relativo Albo professionale. Insomma, il consulente del lavoro è una figura altamente formata che ha dovuto superare numerosi step nell’ambito della sua carriera lavorativa. E, quindi, conosce tutto ma proprio tutto su ciò che riguarda il lavoro.