L’acquisto di una nuova moto comporta delle spese non indifferenti. Oltre a quelle relative all’ottenimento della proprietà del mezzo, vanno considerati a monte tutti i costi necessari per il suo mantenimento e per poter adeguarsi alla Legge.
In questa guida affronteremo le spese necessarie per mantenere una nuova moto. Vanno considerate inoltre, anche quelle relative all’immatricolazione, che una volta uscito dalla concessionaria il veicolo dev’essere appunto, immatricolato.
Tutti i costi per immatricolare una moto nuova
Affinché una moto possa circolare liberamente e secondo quanto dettato dalla Legge italiana, è indispensabile che il nuovo proprietario alleghi la documentazione del mezzo in questione.
Il compito del rivenditore sarà quello di affidare ad una agenzia di pratiche auto, il compito di iscrivere la moto presso il PRA oppure nel Pubblico Registro Automobilistico.
Le spese necessarie per concretizzare l’immatricolazione delle moto nuova mediante lo Sportello Telematico dell’Automobilista, sono i seguenti:
- IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione): il costo può variare in base al veicolo e al luogo di residenza. Generalmente non è meno di 150€;
- Solitamente ecco quelli più comuni, emolumenti ACI 27€, imposta di bollo per iscrivere la moto al PRA 32€, imposta di bollo per poter circolare liberamente 64€ (32€ + altri 32€ per il DU);
- Costo della targa: anche in questo caso la spesa potrebbe variare.
Per poter conoscere anticipatamente la spesa necessaria e relativamente alle targhe, suggeriamo di verificare tramite il tariffario nazionale.
Il costo complessivo di immatricolazione (per una nuova moto nuova), si aggirerebbe all’incirca a 100€. Il pagamento può essere effettuato direttamente presso uno sportello STA appartenente all’ACI-PRA mediante pagobancomat (non sono incluse le carte di credito) oppure contanti.
Le spese per mantenere una moto nuova
Al di là dei costi di immatricolazione, mantenere una moto nuova comporta ulteriori spese da tenere in conto prima di qualsiasi acquisto (indipendentemente che sia un mezzo usato oppure nuovo di zecca). Anzi, nel caso dell’usato ci sarebbe da includere anche il passaggio di proprietà.
Tuttavia, ecco le spese annuali che un veicolo a due ruote richiederebbe:
- Assicurazione: a parte il costo che varia in base alla classe di merito del contraente, mediamente si considerano tra i 600€ e 1100€ all’anno.
- Bollo: anch’esso dipende dai kW, dalla Regione e dalla provincia italiana in cui si appartiene. Mediamente qualcosa meno o pari a 100€.
- Consumi: ogni modello (anche in relazione al suo utilizzo), consumerà in modo differente. Veicoli di piccola cilindrata con percorrenza media di 30 chilometri quotidiani, potrebbero registrare un consumo superiore rispetto alle moto di grossa cilindrata (sportive) di 1000 cc con guida di poche ore in un mese. In ogni caso stimiamo circa 1000€ all’anno di carburante.
- Manutenzione: sia quella ordinaria che quella straordinaria prevedono una spesa molto variabile, poiché dipenderà dagli interventi necessari per riparare o mantenere il veicolo in buono stato. Stimiamo una media di 300€ dato che i costi potrebbero andare dai 100€ fino a delle migliaia di euro.
Per poter mantenere una moto nuova in Italia, mediamente potrebbero volerci 2.400€ annui. A tale cifra va esclusa chiaramente quella d’acquisto, che in ogni caso sarebbe una tantum dipende dal budget di partenza del soggetto interessato.
Rispetto a tutte le spese elencate in questa guida, l’unica che si potrebbe rateizzare è l’assicurazione. Conoscendo anticipatamente il modello da voler comperare, suggeriamo di farsi fare dei preventivi online per avere una stima più precisa sui costi necessari per il mantenimento del mezzo a due ruote.
Dopo aver finalmente terminato il pagamento relativo a tutte le spese di immatricolazione, l’ultimo step per poter circolare con il nuovo gioiellino è quello di attendere il rilascio ufficiale da parte degli uffici della Motorizzazione Civile.
I tempi in media sono molto ristretti, entro un massimo di cinque giorni la pratica dovrebbe portata a termine. I rallentamenti potrebbero verificarsi in città più popolose come Milano, Napoli e Roma.
Tuttavia, potrebbero presentarsi inoltre, altre situazioni particolari dove il personale è sovraccarico di lavoro e rallentare il completamento delle pratiche.
Se è proprio necessario, si potrebbe optare per un piccolo prestito personale con liquidità in giornata e pagare successivamente una piccola rata mensile per restituire il denaro ricevuto, non sempre ma spesso è una soluzione ottima quando si ha bisogno di soldi rapidamente.