Social e pandemia: quali scenari

È un cambiamento epocale quello vissuto in tempi Covid-19. Un cambiamento tecnologico anticipato già dalle forti innovazioni degli ultimi anni e catalizzato dalla pandemia che ha segnato l’ultimo anno e mezzo. La digitalizzazione ha stravolto radicalmente le abitudini dell’Italia, traslando verso la dimensione online tutti gli aspetti della vita, non solo quelli relativi all’intrattenimento. Oggi si vive online, su più ambiti. È una nuova vita imposta da nuovi ritmi e nuove logiche. Non sono cambiate solo le abitudini, ma anche e soprattutto un intero modo di pensare da parte della gente. A sancire fortemente questo cambiamento i veri mattatori, i social network, protagonisti dell’intero cambiamento.

Mondo sempre più social, cosa ci aspetta?

Cosa ci si aspetta dal prossimo decennio? Una evoluzione ancora più marcata di internet e dei social, come canale principale della vita di ognuno. Intanto, tutti i settori industriali che hanno investito sulla dimensione tecnologica hanno tratto beneficio dal cambiamento di mentalità. Nel nostro Paese, a gennaio, erano stati censiti quasi 50 milioni di utenti internet e 35 milioni di utilizzatori dei social network. Secondo gli ultimi dati post pandemia, raccolti dal quotidiano Trieste AllNews, è aumentato del mille per cento l’uso di Messenger per videochiamate multiple, ed è cresciuto vertiginosamente anche l’utilizzo di Facebook, con un più 70%.

Commercio online e settore Gambling

Il commercio online, ma anche l’industria video-ludica, sono i settori che più hanno tratto beneficio dalla pandemia: il gambling online, ad esempio, è ormai una solida realtà consolidata, grazie alla traslazione degli utenti sulla dimensione connessa ma anche alle migliorie tecniche apportate nell’intero settore. Le piattaforme hanno compiuto investimenti importanti, per ampliare le offerte. In particolar modo nel gambling, sono stati sfruttati incentivi come i bonus di benvenuto per fidelizzare i clienti o accattivarne di nuovi. 

I social network hanno svolto un ruolo fondamentale, perché agglomerano communities enormi, pensieri, volontà. Tuttavia, è opportuno e doveroso fare un utilizzo corretto dei social, un consumo consapevole dell’offerta proposta. È importante condividere notizie verificate, così come incoraggiare l’idea di un marketing sostenibile che curi e tuteli la salute delle persone. Importante è anche non incoraggiare flame tra utenti, i cosiddetti litigi che alimentano l’odio, un fattore in crescita se protetti da uno schermo. La discussione social va affrontata con calma e cercando di venirsi incontro per attenuare le divergenze. L’uso costruttivo dei social può essere una risorsa fondamentale per tutte le aziende che intendono comunicare qualcosa e arrivare alle persone.