Artigianato e argilla: scopriamo di più su questo materiale

L’argilla è un materiale utilizzato per le creazioni sin dalla preistoria.

Gli uomini primitivi, infatti, per la realizzazione di ciotole ed altri utensili di utilizzo quotidiano cuocevano direttamente gli oggetti sul fuoco. Si tratta di un materiale povero, in quanto facilmente reperibile, terroso ed estremamente malleabile.

Basta idratarla per poterla lavorare in modo agevole, addirittura con le mani.

Diventa solida una volta lasciata essiccare. Ogni artigiano si affida quindi alle sue sapienti mani per poter realizzare diversi oggetti, riuscendo a comprendere “l’anima” dell’argilla meglio di qualsivoglia macchina o strumento per la lavorazione.

In natura è possibile trovare diverse tipologie di argilla, in base al luogo dove viene estratta. I tipi maggiormente utilizzati da gli artigiani sono tre: la più comune, cioè l’argilla verde, la bianca (denominata anche “caolino”) e la tedesca.

La lavorazione dell’argilla

Una volta estratta l’argilla pura dalla cava, occorre mescolarla con l’argilla più “stagionata” in modo da creare un impasto da lavorare in modo ottimale. In questo modo si possono ottenere degli oggetti più resistenti all’usura del tempo e delle intemperie.

A questo punto occorre stendere e lisciare a mano l’impasto ottenuto su dei telai di legno di ciliegio. La fase dell’essiccatura consiste nel lasciare i pezzi su un ripiano all’ombra, riparandoli dal sole eccessivo e dalla pioggia.  In questo modo i pezzi perdono tutta l’umidità in maniera graduale. Tale fase dura dai 30 ai 120 giorni. Completata l’essiccatura, gli artigiani provvedono a rifinire e smussare i pezzi di argilla con carta abrasiva. L’ultima fase è quella della cottura in apposite fornaci.

Nella camera della fornace i vari pezzi vanno sistemati singolarmente in modo da consentire una cottura omogenea evitando di danneggiarli. La fornace va chiusa con degli appositi blocchi. Poi si inizia la cottura, con la fase di preriscaldamento prima della cottura vera e propria che dura ben 40 ore.

Gli artigiani possono controllare l’andamento della cottura attraverso degli appositi spioncini situati sulla fornace.

Realizzare un vaso di argilla

Per poter tagliare bene la palla di argilla è necessario utilizzare un filo robusto invece di un coltello. L’argilla è un materiale che deve essere lavorato per molto tempo a mano e il frutto di tale lavoro deve essere una massa plastica e malleabile prima di poter utilizzare lo strumento di lavoro.

Una volta ottenuto il prodotto con queste caratteristiche è possibile iniziare la lavorazione al centro del disco roteante e qui sarà possibile dare la forma al panetto d’argilla.

Se l’intento è quello di creare un vaso è necessario utilizzare una spatola, anche quella da carrozziere va bene, tenuta in modo verticale in modo tale da appianare il profilo del futuro vaso. Ovviamente sia le mani che gli utensili vanno bagnati costantemente per evitare strappi improvvisi dell’argilla.

Prima di dare la forma al collo del vaso è necessario rimuovere tutta l’acqua rimasta all’interno per evitare che possa sciogliersi il fondo. Il momento finale è quello più delicato, ovvero è necessario staccare il pezzo dal piatto.

Qui può essere utile nuovamente il filo che ci permetterà di compiere comodamente questa operazione. Successivamente è necessario far cuocere lentamente il vaso affinché possa indurirsi ed essere finalmente utilizzato. Anche il raffreddamento deve essere estremamente lento per evitare qualsiasi crepa.